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Extraterrestre alla pari
15.90€
15,90 € Autore: Bianca Pitzorno
Produttore: Einaudi Ragazzi
Dimensioni: 14,2 x 19 cm
Disponibilità: in magazzino
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DESCRIZIONE
TRAMA:
In casa Olivieri c’è un ospite eccezionale: Mo, un bambino del pianeta Deneb. Bambino o bambina? La piccola differenza tra terrestri e denebiani, infatti, è che non si scopre il loro sesso prima dei vent’anni! Ma questa piccola differenza crea grandi difficoltà: pare che, sulla terra, essere maschi o femmine determini ogni aspetto della vita, anche di quella dei piccoli…
In questo romanzo, capace a un tempo di far ridere e far pensare, Bianca Pitzorno mostra quante contraddizioni e quanti pregiudizi si annidano nell’educazione delle bambine e dei bambini, e quante volte sia difficile scegliere ciò che si vuole diventare quando tutti ti dicono chi sei.
LIBRO CONSIGLIATO DA PICCHIO
Il libro che ha scelto è “Extraterrestre alla pari” di Bianca Pitzorno. Un capolavoro di grazia e di intelligenza, che denuncia il modo con cui la società in cui viviamo consideri normale applicare metodi educativi differenti per maschi e femmine, creando una condizione di profondo svantaggio per le bambine.
Per rendere evidente questa situazione, Bianca Pitzorno si avvale di un storia di fantascienza, genere che più di ogni altro permette di spostare il punto di vista, modificare il contesto e far emergere le incongruenze in cui viviamo immersi e di cui, proprio per questo, a volte non ci accorgiamo più.
Ecco che l’arrivo sulla Terra di Mo, un giovane extraterrestre proveniente dal pianeta Daneb, crea scompiglio perché nessuno sa se sia un maschio o una femmina. Su Daneb, infatti, nessuno conosce il genere dei bambini - nemmeno i diretti interessati - fino a quando questi non raggiungono la piena maturità sessuale. E nel frattempo, i bambini vivono liberamente seguendo la propria indole, senza che nessuno cerchi di indirizzarli verso giochi maschili o femminili, o giudichi i loro comportamenti in funzione al loro genere. Ma sulla Terra le cose non sono così semplici e le conseguenze possono essere anche molto gravi.
Consigliato a tutti coloro che hanno amato il saggio di Elena Gianini Belotti “Dalla parte delle bambine”. Il romanzo della Pitzorno, infatti, esce solo 5 anni dopo e porta le stesse teorie su un piano narrativo. Così come la Bellotti spiegava che la maggior parte dei comportamenti che consideriamo “naturalmente” legati al genere maschile o femminile sono in realtà figli di un condizionamento radicato nel nostro tessuto sociale e culturale, allo stesso modo la Pitzorno trasforma tutto questo in una favola e lo propone ai bambini, perché loro sono i diretti interessati, coloro a cui servono le armi migliori per difendersi e crescere liberi da stereotipi e giudizi.
Per rendere evidente questa situazione, Bianca Pitzorno si avvale di un storia di fantascienza, genere che più di ogni altro permette di spostare il punto di vista, modificare il contesto e far emergere le incongruenze in cui viviamo immersi e di cui, proprio per questo, a volte non ci accorgiamo più.
Ecco che l’arrivo sulla Terra di Mo, un giovane extraterrestre proveniente dal pianeta Daneb, crea scompiglio perché nessuno sa se sia un maschio o una femmina. Su Daneb, infatti, nessuno conosce il genere dei bambini - nemmeno i diretti interessati - fino a quando questi non raggiungono la piena maturità sessuale. E nel frattempo, i bambini vivono liberamente seguendo la propria indole, senza che nessuno cerchi di indirizzarli verso giochi maschili o femminili, o giudichi i loro comportamenti in funzione al loro genere. Ma sulla Terra le cose non sono così semplici e le conseguenze possono essere anche molto gravi.
Consigliato a tutti coloro che hanno amato il saggio di Elena Gianini Belotti “Dalla parte delle bambine”. Il romanzo della Pitzorno, infatti, esce solo 5 anni dopo e porta le stesse teorie su un piano narrativo. Così come la Bellotti spiegava che la maggior parte dei comportamenti che consideriamo “naturalmente” legati al genere maschile o femminile sono in realtà figli di un condizionamento radicato nel nostro tessuto sociale e culturale, allo stesso modo la Pitzorno trasforma tutto questo in una favola e lo propone ai bambini, perché loro sono i diretti interessati, coloro a cui servono le armi migliori per difendersi e crescere liberi da stereotipi e giudizi.
Prima pubblicazione 1997, collana “Lo scaffale d’oro”, Einaudi Ragazzi.
Illustrazioni di E. Bussolati
Età consigliata: 10+
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